Oggi investire in una nuova start-up innovativa è sempre più facile grazie alle numerose piattaforme di crowdfunding presenti online (backtoWork24, CrowdFundMe, Mamacrowd, Italyfunding, ...).
Il processo è molto semplice: è sufficiente collegarsi ad una di queste piattaforme di raccolta capitali, analizzare i progetti in corso, valutare in quale si ritiene interessante investire e trasferire i propri risparmi nella start-up selezionata in cambio di quote. Da quel momento si diventa soci della start-up!
L’equity crowdfunding, o crowdfunding azionario, è un vantaggio (come già spiegato in altri post sul sito) sia per le società (per le quali l’accesso alle risorse e al capitale risulta essere la più grande sfida) sia per gli investitori, che tra i vari benefici godono anche di quelli fiscali (detrazione nel caso di persona fisica, deduzione in caso di persona giuridica).
Per gli investitori
Chi investe in una società attraverso equity crowdfunding può beneficiare degli sgravi fiscali in sede di dichiarazione dei redditi. I benefici fiscali sono previsti sia per l’investitore in veste di persona fisica che per quello in veste di persona giuridica.
Le persone fisiche hanno il diritto a detrarre nella loro dichiarazione dei redditi annuale un importo pari al 30% (40% per il solo 2019, se approvata la Legge di Bilancio 2019) di quanto investito nel capitale sociale di una o più startup/ PMI innovative. La percentuale di detrazione è stata portata al 30% per tutte le startup/ PMI, anche quelle a vocazione sociale (come definita dal comma 4 dell’articolo 25 del Dl “crescita bis”) e quelle che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti innovativi ad alto livello tecnologico in campo energetico.
Il limite quantitativo massimo all’investimento su cui determinare la detrazione, è elevato ad euro 1.000.000 annui, ed il periodo minimo di mantenimento dell’investimento elevato a tre anni.
Le persone giuridiche (società) che investono in startup/ PMI innovative beneficiano di un regime fiscale di favore (con esclusione delle startup stesse) potendo escludere dal reddito imponibile un importo pari al 30% di quanto investito nel capitale sociale di una o più startup/ PMI, anche quelle a vocazione sociale e quelle che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti innovativi ad alto livello tecnologico in campo energetico. Il limite massimo di investimento consentito rimane pari a euro 1.800.000 annui e, così come per le persone fisiche, è richiesto il mantenimento dell’investimento per almeno tre anni.
Al momento della dichiarazione dei redditi:
la persona fisica non userà il modello 730, bensì il modello Persone Fisiche, dove dovrà compilare il rigo RP80 “Detrazioni per investimenti in Start-up” che si trova nel Quadro RP, Sezione VI. Qui va inserito codice fiscale della start-up, il tipo di impiego (diretto o indiretto) e l’ammontare dell’investimento detraibile. In caso di investimento indiretto bisogna precisare se viene effettuato tramite un organismo di investimento collettivo del risparmio o tramite una società di capitali che investe soprattutto in start-up; la società compilerà il modello Redditi SC inserendo gli importi investiti in start-up innovative nel Quadro RS - Prospetto vari - nei righi dal RS 160 a RS 179.
Per poter usufruire delle agevolazioni è bene ricordare che:
1) non si deve essere a propria volta una start-up innovativa o un incubatore certificato; 2) gli investimenti non possono essere effettuati tramite organismi di investimento collettivo del risparmio o società a partecipazione pubblica; 3) è necessario che nei 3 anni successivi la start-up in cui si investe non perda i requisiti di start-up innovativa, non si ceda a titolo oneroso la quota di capitale sociale derivante dall’investimento, e che il socio investitore non receda o non venga escluso dalla società; 4) non valgono gli investimenti in startup innovative che si qualifichino come imprese in difficoltà o siano imprese del settore della costruzione navale o dei settori del carbone e dell’acciaio; 5) bisogna conservare alcuni documenti utili da presentare al commercialista in fase di dichiarazione dei redditi. In particolare serviranno:
certificazione con la quale la start-up innovativa garantisce il rispetto del limite di 15 milioni di euro di investimenti ricevuti
copia del piano di investimento della start-up e il business plan
certificazione dell’importo sul quale spetta l’agevolazione entro 60 giorni dal conferimento ricevuto.