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Custodiamo la Cultura in Puglia | Contributi


L'iniziativa punta a salvaguardare il comparto culturale, particolarmente rilevante per il sistema socio-economico pugliese; tutelare l’occupazione nel settore; assicurare il mantenimento in esercizio delle micro, piccole e medie imprese pugliesi della Cultura e della Creatività e accompagnarle fino al superamento dell’emergenza sanitaria e all’avvio della prossima stagione 2021.


Il valore della suddetta sovvenzione è determinato in misura percentuale sul decremento del valore di fatturato/corrispettivi registrato, inerente e coerente con il codice ATECO primario per cui si è soggetti ammissibili, confrontando i dati relativi al periodo 1° ottobre 2019 - 31 gennaio 2020 (antecedente la pandemia) con quelli relativi al periodo 1° ottobre 2020 - 31 gennaio 2021. Sulla base dei dati relativi al gap di fatturato/corrispettivi registrato, ossia riferito al codice ATECO per cui si è soggetti ammissibili, e alla dimensione aziendale in termini di ULA impiegate nell’anno 2020, si procederà all’applicazione di specifiche percentuali per la quantificazione monetaria della sovvenzione concedibile, tenendo conto, altresì, delle seguenti fattispecie: 1. incremento del valore massimo della sovvenzione concedibile, per le PMI attive nel periodo 1° febbraio-31 agosto 2019 che, pur esercitando attività con codice ATECO primario rientrante tra quelli ammissibili ai sensi del precedente Avviso “Custodiamo la Cultura in Puglia”, non hanno avuto accesso alla sovvenzione concedibile nell’ambito dello stesso per assenza assoluta di fatturato/corrispettivi nel predetto periodo; 2. innalzamento della percentuale applicabile al gap di fatturato/corrispettivi, per PMI esercenti - con codici ATECO primari 59.14 e 90.04 - in “luoghi di spettacolo” e ammissibili alla partecipazione all’Avviso pubblico per l’individuazione dei beneficiari dell’erogazione dei contributi previsti dalla DGR. del 12 maggio 2020, n.682, a favore dei gestori di cinema e teatri (OR.1.a).


Possono presentare istanza di sovvenzione a valere sul presente Avviso esclusivamente le imprese in possesso, al momento della presentazione della istanza, di tutti i seguenti requisiti:


a) essere qualificate come Piccole, Medie Imprese ( 1 ), rispettando i parametri dimensionali di cui alla Raccomandazione n. 2003/361/CE, recepita dall'Italia con il Decreto Ministeriale 18 aprile 2005;


b) essere impresa attiva con sede/sedi di esercizio ubicata/e nel territorio della regione Puglia, classificata con codice ATECO 2007 primario tra quelli di seguito individuati (lettera c), risultante da regolare iscrizione nella relativa sezione del Registro Imprese e/o del REA della Camera di Commercio territorialmente competente;


c) essere imprese già costituite ed attive alla data del 1° febbraio 2020 che esercitavano ed esercitano alla data di presentazione dell’istanza di sovvenzione - attività di impresa in Puglia con Codice ATECO 2007 primario riconducibile ad uno dei seguenti, precisando che il Soggetto istante dovrà indicare un solo codice Ateco primario e ad esso riferire i valori di fatturato/corrispettivi registrati nei periodi di osservazione e utili alla determinazione del gap di cui alla successiva lettera d):


d) di aver registrato, in relazione alla/alle sede/sedi di esercizio (unità operativa) di riferimento per cui si è soggetti ammissibili alla sovvenzione, un decremento del valore di fatturato/corrispettivi (gap), rilevato dal confronto tra il fatturato/corrispettivi registrato/i nel periodo 1° ottobre 2019 - 31 gennaio 2020 (antecedente la pandemia) con quello/i registrato/i nel periodo 1° ottobre 2020 - 31 gennaio 2021; oppure trovarsi nella condizione di impossibilità oggettiva ad effettuare il raffronto del fatturato/corrispettivi registrato/i nel periodo 1° ottobre 2019 - 31 gennaio 2020 o, ancora, nella condizione in cui, dal raffronto tra i periodi di osservazione del valore del fatturato/corrispettivi registrato/i, si determini un gap pari a zero ovvero un gap negativo la cui entità non superi € 5.000,00; e) non presentare, alla data del 31 Dicembre 2019, le caratteristiche di impresa in difficoltà ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione (GBER) e della Comunicazione della Commissione “Orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà” - (2014/C 249/01);


f) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in stato di fallimento, di procedura concorsuale, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;


g) non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli Aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea (c.d. clausola Deggendorf), ovvero rientrare nella fattispecie precedentemente contemplata ed essere consapevoli che l’autorità concedente l’Aiuto di cui al presente Avviso procederà a detrarre dall’importo da erogare l’importo da rimborsare in base alla Decisione CE di recupero, comprensivo degli interessi maturati fino alla data di erogazione dell’Aiuto medesimo, anche nel caso in cui l’importo da erogare risulti inferiore all’importo da recuperare;


h) adottare ed applicare i contratti collettivi di lavoro e rispettare le norme nazionali e regionali vigenti in materia di disciplina sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, pari opportunità, contrasto del lavoro irregolare;


i) risultare ottemperante o non assoggettabile agli obblighi di assunzione ai sensi della Legge 12 marzo 1999, n. 68;


j) essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali in favore dei lavoratori dipendenti; k) essere in regola con la normativa antimafia di cui al D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 e ss.mm.ii.; l) possedere la capacità di contrarre con la pubblica amministrazione, nel senso che nei confronti del Soggetto proponente non sia stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’art. 9, comma 2, lett. c), del Decreto Legislativo del 08 giugno 2001, n. 231 e ss.mm.ii, o altra sanzione che comporti il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione ; m) non rientrare tra i soggetti per i quali sussistono cause di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all’art. 67 del citato D.Lgs. n. 159/2011 e ss.mm.ii.; n) non aver commesso gravi violazioni, definitivamente accertate, degli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali, secondo la legislazione italiana vigente;

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