Oggi sono in molti a produrre autonomamente la birra in casa e da lì il passo per l'apertura di un micro birrificio potrebbe essere molto breve mettendo entusiasmo, tenacia, spirito di iniziativa e qualche capitale iniziale.
Tuttavia bisogna essere molto cauti e tenere conto dei costi d’avvio, della concorrenza sul mercato e delle difficoltà di far conoscere il proprio prodotto e marchio nei primi anni di attività.
Detto questo addentriamoci di seguito nei dettagli per capire come fare per aprire un micro birrificio limita
ndo i rischi di impresa.
Si tenga conto che per definirsi micro birrificio la produzione non deve superare i 10.000 hl.
Sono 862 in tutta Italia i micro birrifici che producono oltre 500 mila ettolitri, in crescita del 4,3% sul 2017 (Fonte: AssoBirra).
Le organizzazioni censite da Nord a Sud contano 3.000 addetti e si suddividono in birrifici artigianali (692) e brew pub (170). La loro quota di mercato è del 3,1%.
Un consiglio che diamo a chiunque intenda avviare un'attività imprenditoriale è dotarsi di un Business Plan in modo da valutare le potenzialità dell'idea imprenditoriale, preventivare investimenti e costi di gestione assorbiti. Valutare anche tutte le opportunità di finanza agevolata presenti nel panorama italiano ed europeo utili a sostenere l'investimento.
Mercato
Avventurarsi in una nuova iniziativa imprenditoriale richiede sempre di analizzare non solo il contesto competitivo locale ma anche nazionale per comprendere le principali minacce alla propria idea imprenditoriale (es. concorrenti, trend di mercato, normativa,...).
La regione in cui sono presenti più strutture, ad oggi, è la Lombardia, che guida questa speciale classifica con 147 organizzazioni. Più staccate, invece, Piemonte (80), Veneto (74) e Toscana (63), mentre la regione del Centro-Sud con più strutture è la Campania, che annovera 55 birrifici tra artigianali e brew pub.
Nota: per birrificio agricolo o artigianale si intende una struttura industriale di piccole dimensioni che prevede la produzione della birra e la sua distribuzione principalmente nelle zone limitrofe; per Brewpub si intende un birrificio artigianale dove la birra non viene solo prodotta e imbottigliata, ma questa può essere anche consumata e servita all’interno di un locale che è annesso all’azienda; infine il Microbirrificio è un’attività che produce birra, questa però non viene consumata nelle zone attigue, ma viene prodotto per essere venduta e distribuita in tutto il paese e anche all’estero all’interno di ristoranti, negozi o pub.
Location
E' importante avere dei locali ben distinti ognuno dei quali servirà per produrre e lavorare gli ingredienti della birra. La location sicuramente è in una zona rurale o industriale, in modo da avere a disposizione spazi abbastanza grandi da riuscire a produrre sufficiente birra da rendere profittevole l'iniziativa imprenditoriale.
La location dunque deve avere almeno quattro locali separabili adeguatamente tra loro, e bisogna considerare una grandezza che va da un minimo di 300 a più di 1000 mq, in base sempre ai propri obiettivi di produzione.
Investimenti
L'investimento da sostenere dipende da quanto si intende produrre: si parte dai 100 mila euro fino al milione, per chi volesse raggiungere subito i 10-14mila hl di produzione annui.
Ai macchinari iniziali (valutare l'usato), si devono considerare i costi per un capannone, almeno 300 mq, dove collocare l'impianto, gli allacci, le materie prime, i permessi, che variano da Regione a Regione.
Da considerare: il numero di dipendenti, i costi di gestione della struttura e delle attrezzature, la rata del mutuo o dell’affitto, la parcella mensile del commercialista, i costi di produzione e quelli di distribuzione del prodotto.
Requisiti e adempimenti normativi e burocratici
Non sono richiesti particolari titoli di studio per aprire un birrificio. Tuttavia vi segnaliamo la possibilità di effettuare dei corsi di formazione somministrati dall'Associazione dei Birrari e dei Maltatori o anche dal Cerb (Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Birra).
La location deve rispettare la normativa in termini di agibilità, sicurezza e igiene.
Sistemato il locale nel rispetto delle norme in vigore, è necessario aprire la partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, aprire le posizioni INPS e INAIL, presentare la SCIA al comune.
Inoltre, è necessaria la certificazione HACCP.
Agevolazioni
Bisogna verificare i bandi attivi a livello regionale, nazionale ed europeo per individuare i finanziamenti più idonei a sostenere l'investimento.
Ad oggi vi sono alcuni bandi istituiti per l’avvio di nuove microimprese (es. Resto al Sud, NIDI,...).
A livello fiscale si segnala che lo Stato per sostenere il settore ha deciso di ridurre l'accisa gravante sulla birre prodotte dai micro birrifici con produzione annua inferiore ai 10.000 hl del 40% (l’aliquota di accisa sulla birra è di 2,99 euro per ettolitro e per grado-Plato).
I nostri consulenti sono a vostra disposizione per eventuali approfondimenti e per assistervi nell'elaborazione del business plan.
Comments