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Immagine del redattoreStudio Anchora

Lavoro Influencer | Quando aprire la Partita IVA

Oggi il lavoro di influencer è divenuto molto comune e diffuso e molti si chiedono quali sono gli adempimenti necessari per essere in regola con il Fisco.

Molte aziende, ad oggi, basano la propria strategia sulla figura dell’Influencer, il quale promuove e sponsorizza i prodotti e servizi attraverso i social network.

Un influencer molto conosciuto in rete può ottenere collaborazioni che portano guadagno molto alti, che ovviamente devono essere dichiarati e tassati, oltre a portare all’apertura della partita iva.

Agli inizi della propria attività la partita iva influencer non è sempre necessaria, ma se e solo se l’attività svolta è di tipo occasionale e non organizzata.

Nel momento in cui i guadagni dell’influencer diventano la principale (se non addirittura l’unica) fonte di reddito, l’attività è considerata abituale, professionale e non occasionale; prescindere se si è superata o meno la soglia dei 5.000€ annui. A questo punto la partita iva influencer è obbligatoria, con regime fiscale forfettario o ordinario a seconda delle sue condizioni personali e imprenditoriali.


CODICI ATECO ADATTI A QUESTA ATTIVITA’

Nello caso dell’Influencer, è possibile optare per due codici ateco:

  • 73.11.02, “Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari

  • 73.11.01, “Ideazione di campagne pubblicitarie

REGIMI FISCALI AI QUALI POTER ADERIRE

  • regime forfettario

  • regime semplificato

  • regime ordinario

REGIME FORFETTARIO

Il regime forfettario è idoneo ai neoimprenditori, dal momento in cui prevede una gestione contabile semplice e garantisce il non addebito dell’iva in fattura.

L’Influencer, titolare di Partita Iva in regime forfettario, vede assoggettare il proprio reddito imponibile ad un’imposta del 15% in via ordinaria e del 5% in caso di “start up”; la base imponibile viene calcolata a forfeit, ovvero, è determinata da un coefficiente di redditività definito in base al codice ateco dell’attività.


REGIME SEMPLIFICATO

Il regime semplificato, evidenzia due importanti differenze rispetto al regime forfettario:

  1. bisogna addebitare l’Iva in fattura,

  2. i costi non sono detraibili/deducibili in maniera “forfettaria”, bensì in ossequio all’equazione “fatturato meno costi”.

REGIME ORDINARIO

Il regime ordinario, implica il sostenimento di costi di gestione elevati, a causa dei numerosi adempimenti richiesti dalla normativa, ma permette di avere un’ottimizzazione fiscale di non poco conto, giungendo ad un tax rate particolarmente vantaggioso grazie all’inserimento di costi capaci di abbattere la base imponibile.

Inoltre, in termini legali garantiscono una limitata responsabilità patrimoniale e personale dei soci che ne fanno parte.

CONTRIBUTI PREVIDENZIALI

L’Influencer non ha una specifica cassa di riferimento o un albo al quale iscriversi. Pertanto, la sua prima cassa previdenziale sarà quella Inps, sezione Gestione Separata, riservata ai liberi professionisti. Tali contributi devono essere pagati in percentuale al fatturato.

Accanto alla Gestione separata Inps, al momento appare ancora in dubbio se gli Influencer siano tenuti anche all’iscrizione presso la cassa di previdenza “ex Enpals” (Ente Nazionale di Previdenza e di Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo) in quanto, tale nuova professione, non risulta ad oggi presente tra le categorie dei soggetti da assicurare al fondo pensioni per i lavoratori dello spettacolo (cosa prevista, invece, per gli attori, i modelli e così via).


A disposizione per una consulenza fiscale sul tema in oggetto.


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